Gran Premio d'Australia - Albert Park, 26-27-28/3/2010

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alby^^
view post Posted on 27/3/2010, 14:09




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L'Albert Park di Melbourne in Australia ospita la seconda tappa del mondiale di Formula 1 2010. Il circuito, ed il parco omonimo, sorgono nella zona residenziale di Santa Kilda, a sud della città in un quartiere molto pittoresco che ospita molti impianti sportivi e ricreativi.

Si giunge in Australia reduci dal Gran Premio del Bahrain che ha visto trionfare la Ferrari che ha conquistato una doppietta, l'ottantesima della sua storia, guidata da Fernando Alonso che meglio non poteva cominciare la sua avventura in rosso. Soddisfazione doppia per la Ferrari anche per Felipe Massa che ha dimostrato di aver perfettamente recuperato dopo il tremendo incidente dello scorso anno a Budapest.

Il Gran Premio del Bahrain ha quindi chiarito, tenendo sempre conto che siamo ancora alla prima di diciannove gare, quali sono le gerarchie: Red Bull e Ferrari. Il team austriaco si è dimostrato velocissimo sia sul giro in qualifica che sul passo gara, ma patisce ancora i problemi di affidabilità emersi nel corso dei test invernali, e proprio un problema a circa una decina di giri dalla fine ha privato Vettel della vittoria. La Ferrari è parsa molto più solida ed equlibrata tra le prestazioni fornite in qualifica e in gara. Tuttavia anche a Maranello l'affidablità resta un cruccio: prima della gara sono stati sostituiti, in via precauzionale, i motori su entrambe le vetture. Apparse invece più lente di quanto ci si potesse aspettare la McLaren e la Mercedes.

La gara bahreinita è stata la prima, dopo ben diciassette anni, a svolgersi senza la possibilità di effettuare i rifornimenti. Tuttavia il risultato non è stato certo quello sperato. La gara è stata di una noia mortale, una lunga processione di autobotti, se non fosse stato per il problema occorso a Vettel, l'ordine di arrivo sarebbe stato il medesimo di quello delle qualifiche. Bernie Ecclestone ha invitato a non trarre conclusioni affrettate sulla penuria di spettacolo, chiedendo di aspettare ancora qualche gara.

Ad ogni modo di chi si illudeva che l'abolizione dei rifornimenti avrebbe comportato automaticamente un aumento dei sorpassi è rimasto deluso. Tutto ciò indica che i mali della Formula 1 sono ben altri, non certo le soste ai box, la cui presenza o meno ha, ci permettiamo di dire, impatto pari a zero sullo spettacolo. Se i piloti non sorpassavano non lo facevano non perchè avevano l'ancora di salvataggio delle soste ai box, ma semplicemente perchè non ci riuscivano. Il punto è che fino a quando non verranno attuati radicali cambiamenti alle monoposto i sorpassi continueranno a restare una chimera.

Un po' di storia.

Il Gran Premio d’Australia, dal 1985 valevole per il Mondiale di Formula 1, vanta un’antica tradizione cominciata addirittura negli anni ’20. Nel corso dei decenni seguenti, la gara fu disputata su diversi circuiti locali con vari tipi di vetture, tra cui le F2, le Sport e talvolta qualche F1 privata.

Nel ’55 e ’56 vincono due piloti protagonisti del Mondiale, l’asso di casa Jack Brabham e Stirling Moss. Da notare nel ’59 la vittoria del pilota locale Stan Jones, padre del futuro iridato di F1 1980 Alan Jones. Negli anni ’60 il GP d’Australia viene inserito nel popolare campionato di Tasmania (Tasman Cup), una serie che si disputava quando la F1 era in letargo durante l’inverno europeo. Infatti nell’albo d’oro si leggono nomi prestigiosi: oltre a Brabham, vi sono Bruce Mclaren, Graham Hill, Jim Clark, Jackie Stewart e Chris Amon. Negli anni ’70 la gara torna ad avere un’importanza prevalentemente locale, e si corre con le F. 5000. Nei primi anni ’80 vengono usate le F. Pacific, e tornano a corrervi alcuni piloti di F1: il brasiliano Moreno vince 3 volte, Prost una volta, e c’è anche una particolare edizione, nel 1980, disputata con macchine di F1, vinta proprio dall’australiano e campione del mondo Alan Jones.

Nel 1985 il GP d’Australia viene inserito nel Campionato Mondiale di F1, e fino al 1995 si disputa sul circuito cittadino di Adelaide collocandosi come gara conclusiva della stagione. Keke Rosberg, padre di Nico, vinse la prima edizione “mondiale” (ultimo GP di Lauda in F1) proprio nella sua ultima gara con la Williams, mentre l’anno successivo proprio ad Adelaide venne deciso il titolo mondiale con una drammatica lotta a tre fra le Williams di Mansell e Piquet e la McLaren di Prost, che prevalse dopo vari colpi di scena e soprattutto dopo le disavventure di gomme patite dal duo Williams. Prost vinse anche nell’88 ottenendo l’ultima vittoria di una vettura “turbo” nel Mondiale di F1. Anche Berger detiene due vittorie ad Adelaide, ’87 su Ferrari e ’92 su McLaren, ma in altre due occasioni gettò al vento la vittoria ormai certa (’88 e ’94, sempre con la Ferrari).

Nel 1989 e nel 1991 la gara si svolse in mezzo a un diluvio di proporzioni inaudite, tanto che l’edizione ’91, vinta da Senna, verrà interrotta dopo soli 14 giri: a tutt'oggi è la gara di F1 più breve della storia. Ayrton vincerà anche nel 1993, sua ultima vittoria in carriera nel giorno dell’addio alla McLaren. Nel ’94 per la seconda volta il Mondiale si decide ad Adelaide col famigerato scontro Schumacher-Hill che dà il primo titolo mondiale al tedesco, la gara viene invece vinta dal 41enne Mansell, al suo trentunesimo ed ultimo trionfo in F1. Tocca a Damon Hill aggiudicarsi l’edizione 1995, che conclude il ciclo di Adelaide come sede del GP d’Australia.

Dal 1996 è infatti Melbourne il teatro della gara australiana ed è ancora Hill a vincere. Schumacher è il pilota più vincente, con 4 trionfi tra il 2000 e il 2004, gli anni gloriosi dei titoli mondiali con la Ferrari, mentre solo una volta c’è stata la vittoria di un pilota tricolore: Fisichella nel 2005, che riportò anche un italiano in testa alla classifica provvisoria del mondiale vent’anni dopo Alboreto.

Fece discutere l’arrivo dell’edizione 1998, con Hakkinen che, dopo un errore di strategia dei box, beneficiò di un ordine di squadra per prevalere sul compagno Coulthard (che a sua volta vinse a Melbourne nel 1997 e nel 2003). Proprio dalla vittoria nel GP d’Australia, nel ’99 Eddie Irvine cominciò l’avventura che lo portò contro ogni pronostico a giocarsi il titolo mondiale con Hakkinen.

Si arriva in Australia già con polemiche, più o meno aspre, su alcuni componenti di certe macchine. Alla McLaren e alla Mercedes è stato chiesto di provvedere a modificare parte del fondo vettura ritenuto non regolare, mentre la famosa "vela cava" del team di Woking ha superato le verifiche tecniche.

Il Gran Premio d'Australia offre gare interessanti e spesso caotiche. Ricordiamo che non si tratta di un vero e proprio circuito permamente, quanto di un semicittadino, seppur con medie orarie paragonabili a quelle di un autodromo. Il tracciato gira intorno al lago dell'omonimo parco, sono quasi assenti le vie di fuga e spesso i Gran Premi sono interrotti dalla Safety Car. Altro problema è dato dall'aderenza aleatoria che cambia in modo repentino dal primo giorno di prove libere a quello della gara.

È presto per fare pronostici, ma Ferrari e Red Bull dovrebbero confermarsi su livelli d'eccellenza. Bisognerà vedere come reagiranno Mercedes e soprattutto McLaren, che al di là della prestazione poco brillante offerta in Bahrain ha l'attenuante di essere stata imbottigliata nel traffico a causa di una partenza non proprio perfetta.

In Ferrari sono comunque ottimisti sulla possibilità di ripetersi a Melbourne, ed hanno dalla loro anche le statistiche: solo quattro volte, negli ultimi vent'anni, il pilota che ha vinto la prima gara non è poi riuscito a vincere il mondiale.


f1grandprix.it







 
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alby^^
view post Posted on 28/3/2010, 18:17




GP Australia: vince Button, Vettel ancora out!

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Jenson Button ha vinto il Gran Premio d'Australia. Il pilota della McLaren Mercedes ha sfruttato al meglio la strategia ideata dal team che ha deciso di montare in anticipo le gomme slick sulla pista ancora umida. Nonostante una collisione con Alonso alla prima curva, in cui lo spagnolo ha avuto la peggio ritrovandosi in fondo al gruppo, l'inglese è riuscito a recuperare e portarsi al comando anche grazie all'uscita di scena di Sebastian Vettel, fuori per un guasto all'impianto frenante della sua Red Bull. Gara spettacolare con numerosi sorpassi e un finale scintillante grazie alla lotta tra Alonso, Hamilton e Webber per la quarta posizione e che ha visto l'inglese e l'australiano arrivare al contatto. Secondo posto, a sorpresa, per Robert Kubica con la Renault, davanti alle Ferrari di Felipe Massa e Fernando Alonso, autore di una grande rimonta bloccata dal suo compagno di squadra. Quinto posto per Nico Rosberg (Mercedes GP) che precede Hamilton (McLaren), Liuzzi (Force India), Barrichello (Williams), Webber (Red Bull) e Michael Schumacher (Mercedes).

Al via su pista umida alla prima curva Alonso, scattato lentamente, è arrivato al contatto con Button. La Ferrari dello spagnolo è quindi andata in testacoda colpendo la Mercedes di Schumacher che era all'esterno, danneggiando l'ala anteriore del tedesco costretto quindi a rientrare ai box per sostituirla. Il gruppo ha intanto sfilato Alonso che si è ritrovato ultimo mentre Hamilton per evitarlo è finito sull'erba ma è riuscito a proseguire.

Alla curva 6 Kamui Kobayashi arrivato con la sua Sauber senza ala anteriore per un precedente contatto è finito a muro rientrando poi in pista e urtando violentemente contro la Toro Rosso di Buemi e la Williams di Hulkenberg a centro curva. E' quindi entrata in azione la safety car.

Al comando Vettel davanti alla Ferrari di Massa, partito benissimo, ma subito ripassato alla ripartenza da Webber al terzo giro. Button ha quindi deciso di rischiare le gomme slick ed è finito sulla ghiaia alla curva 3 del suo giro d'uscita ma già il tempo dell'ultimo settore dell'inglese ha poi dimostrato che si trattava di una mossa azzeccata.

Tutti gli altri piloti hanno quindi seguito l'esempio del campione del mondo, solo le Red Bull sono rimaste in pista per altri due giri per poi montare a loro volta le slick. Una tattica che ha avuto successo per Vettel, ancora davanti a Button dopo la sosta mentre è andata male per Webber: rimasto in pista fino al 10mo giro ha dovuto cedere tre posizioni a vantaggio di Kubica, Rosberg e Massa. Alonso intanto era autore di una grande rimonta che lo riportava di nuovo a ridosso dei primi

Vettel ha quindi iniziato ad incrementare il vantaggio su Button. Alle spalle di Massa si è poi accesa la battaglia. Webber ha attaccato e superato il ferrarista alla prima curva del 15mo giro, con Hamilton che ha attaccato a sua volta Webber alla curva 3. Entrambi sono finiti larghi con Webber nella ghiaia. Cio' ha permesso a Massa di tornare davanti ad Hamilton mentre Webber ha dovuto cedere una posizione anche ad Alonso.

Sei giri dopo Hamilton ha passato Massa alla prima curva mentre Alonso ha tentato alla curva 3 ma, finito sull'umido, ha perso aderenza lasciando spazio a Webber per il sorpasso.

Liberatosi di Massa, Hamilton si è portato a ridosso di Rosberg e ha agguantato la quarta posizione con un bel sorpasso alla curva 11. Vettel si è quindi ritirato dopo un'uscita nella ghiaia per un cedimento all'impianto frenante.

Button si è quindi ritrovato al comando con sei secondi di vantaggio su Kubica. A metà gara il consumo delle gomme si è fatto sentire e molti piloti hanno scelto di montare gomme nuove: Hamilton, Rosberg e Webber tra il gruppo di testa. L'australiano è stato il primo a fermarsi al 31mo giro ed è riuscito a superare Rosberg nelle curve 2 e 3. Hamilton ha atteso altri due giri ed è rimasto davanti a Webber nonostante un errore alla curva 13.

Button ha invece proseguito senza problemi mentre Kubica doveva guardarsi dall'attacco delle Ferrari. A sei giri dal termine Kubica, Massa, Alonso, Hamilton e Webber erano tutti racchiusi in pochi secondi. Hamilton ha "bruciato" le sue gomme in scia alla Ferrari dello spagnolo ma è riuscito ad affiancarlo alla curva 13. Alonso ha tenuto Hamilton all'esterno e Webber ha colpito il retrotreno della McLaren in frenata, perdendo l'ala anteriore e mandando Hamilton in testacoda. L'inglese ha ripreso chiudendo in sesta posizione mentre Webber è precipitato al nono posto.

Button invece non ha avuto problemi e si è involato verso la vittoria. Gara deludente per Schumacher che non è stato in grado di recuperare il ritardo accusato al primo giro e ha passato gran parte della gara tentando di superare la Toro Rosso di Alguersuari. Il sorpasso è poi avvenuto nelle fasi finali regalando al tedesco un punto iridato.

Ottima la prestazione di Tonio Liuzzi, ancora a punti con la Force India.
 
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